Anche oggi siamo già arrivati in ospedale. Abbiamo in programma 8 interventi, finiremo tardi, come ieri. All’uscita dalla sala operatoria ieri ci aspettavano 22 nuovi pazienti da visitare che hanno atteso tutto il giorno il nostro arrivo. A volte questo posto sembra surreale: non c’è nulla, devi pagare ogni cosa, anche l’aria che respiri. L’ospedale è sporco e spesso puzzolente, non hanno medicine, i bambini trascorrono la degenza post operatoria in una stanza dove i letti non hanno lenzuola, le finestre non hanno zanzariere, e la sera con il calar della notte ci sono insetti che volano ovunque. Non hanno da bere, non hanno da mangiare. Nella stessa sala dall’8 novembre vive Patrick, un piccolo congolese di 9 anni. Suo papà non ha i soldi per pagare la fattura dell’ospedale che ammonta a circa 160 dollari e lui deve stare qui, in “ostaggio”, fino a che tutto non verrà pagato. Patrick sorride, sta bene, non ha più male alla testa, gioca con gli altri bambini e aspetta che ogni sera arrivi suo padre per stare con lui. Oggi Patrick sarà contento: abbiamo deciso di pagare la fattura insoluta. Oggi Patrick tornerà a casa.
Post a comment