
Partire, con Germana
Poco più di un anno fa Daniele (il Dott Bollero) ha incontrato Germana (mia madre) per parlarle del suo vulcanico progetto: “Cute-Project”. Mamma era già malata e lottava con coraggio, sempre lavorando e creando. Amava molto Daniele, fin da quando era studente di medicina all’Università, e lo incoraggiava nelle sue attività di volontariato per la chirurgia plastica ricostruttiva nei Paesi in via di sviluppo, sentendo profondamente sua questa “battaglia”.
Cute-Project la entusiasmò in modo speciale, soprattutto per il taglio formativo dell’attività nelle realtà in cui si progettava di operare, e per la volontà di rendere tutti veramente partecipi sia delle fasi preparatorie che realizzative. Infatti, la riuscita delle missioni è nelle mani di tutti, personale sanitario e non, di chi aiuta a reperire i fondi, sul fronte organizzativo come sul piano della creatività, per esempio attraverso la dimensione del teatro, di chi dedica il suo tempo a trovare risorse che diventano materiali, trasporti, medicine, strumenti da portare a destinazione, per insegnare a chi li userà sul posto, per operare bambini, adulti, riaprire mani, braccia, gambe,
ridisegnare cicatrici esteriori e interiori.
Cute-Project è nato, è andato in Congo, ha operato e insegnato; al ritorno, ha testimoniato e spiegato quanto realizzato e condiviso i propri trascorsi e i suoi obiettivi, e ora si prepara per andare in Benin. Germana mi ha chiesto di andare anch’io in Benin, ed io le ho risposto che avremmo deciso in base al suo stato di salute. Lei mi ha detto che, in occasione della missione, si sarebbe sentita molto meglio e che desiderava la portassi idealmente con me, fra quelle persone da aiutare e da conoscere. E dalle quali imparare.
Germana, non sei più sicamente con noi, ma ti sei unita al tutto, a quel tutto che forse in vita sappiamo avvicinare solo con l’arte, la preghiera, il sentimento e il sacrificio del nostro egoismo. Eppure ti sento e ti sentiamo vicina. Sarà come hai chiesto: andremo là con te, medici e infermieri, a portare la tua forza e il tuo talento d’amore al servizio di chi aspetta una risposta alla sofferenza. Germana, artista vera, formatrice e organizzatrice eccezionale, “donna di spettacolo”. Germana che hai offerto il tuo lavoro e coinvolto i tuoi amatissimi allievi e insegnanti, attori, registi per sostenere Cute-Project e per divulgarne le finalità, e che ora sarai con noi in Africa!
Da questa missione nascerà un libro, con le immagini del grande fotografo Carlo Orsi, che sarà con noi in Benin, e -chissà- forse nascerà uno spettacolo per trasmettere a tanti le storie che incontreremo, così da utilizzare il teatro, come tu ci hai insegnato, per far vivere agli spettatori in modo empatico e unico, l’esperienza della missione Germana Erba.
Eva Mesturino